giovedì 28 luglio 2016

Cuor di cicerchia alla mentuccia

Oggi voglio presentarvi un connubio di sapori particolare.Qualche giorno fa, durante un viaggio in provincia di Viterbo, ho fatto la conoscenza della cicerchia.

Questo legume viene coltivato in particolare nella zona dell'alta Tuscia ed è ricco di storia.A contatto diretto con il produttore ho avuto l'occasione di apprenderne l'importanza per la nostra dieta.

Grazie alla sua capacità di crescere in ambienti tendenti alla siccità è uno dei pochi alimenti che assicura la presenza dove altre colture falliscono;grazie a questa peculiarità è molto usata in paesi come Africa ed America del sud.
E' ricca di proteine e sali minerali (in particolare sodio e potassio) ed il suo sapore è una via di mezzo tra ceci e lupini.
E' uno dei legumi più antichi che conosciamo tant'è che anche il mio bisnonno,contadino,aveva sempre un posto speciale per questo legume nel suo orto.

Attenzione,però,a non eccedere nel consumo..questo seme contiene neurotossine!



 Ingredienti (dosi per 6 persone)

  •  500 g cicerchia   
  •  12  fiori di zucca                   
  •  6 gamberoni

Per la focaccia:   

  •   10  g  lievito di birra fresco
  •   150 ml olio evo
  •   3 bicchieri acqua tiepida
  •   400 g farina manitoba
  •   600 g farina 5 cereali
  •   semi di girasole q.b.                           
                           
  Procedimento 

Ho messo in ammollo le cicerchie per circa 12 ore cambiando l'acqua 3 volte. 

Le ho lessate per circa 45 minuti e,dopo averle scolate,ho concluso con un condimento di olio extra vergine d'oliva,un pizzico di sale e mentuccia (nepitella).

Ho preparato la focaccia ai cinque cereali anch'essa nell'arco di 12 ore:In una ciotola capiente ho mescolato i due tipi di farina ed i semi di girasole a cui ho aggiunto il lievito,l'olio EVO che da elasticità e l'acqua a poco a poco.

Una volta formata la pasta l'ho fatta lievitare per 12 ore andando a lavorarla ogni 3 ore.Ho diviso poi la pasta in tre parti e le ho disposte su tre diverse teglie dove hanno superato l'ultima fase di lievitazione.

Ho cotto in forno statico per 10 minuti a 200°

Poi ho lavato i fiori di zucca,quelli del mio orto!!,e dopo averli asciugati bene li ho farciti con parte delle cicerchie.Li ho disposti sulla teglia del forno munita di carta forno e li ho cotti a forno statico per 5 minuti a 180°.

Ho poi preparato un battuto di mentuccia e 2 spicchi d'aglio e l'ho disposto su un'altra teglia sempre su carta forno.Ho aggiunto un filo di olio EVO ed il succo di 1/2 limone ed ho disposto infine i gamberoni.Li ho cotti sempre a forno statico per 5 minuti a 180°




Oltre alla magia della lievitazione che vi riempirà di soddisfazione, il profumo della focaccia ai cinque cereali si espanderà dal forno alla vostra cucina e quando i vostri ospiti arriveranno ne rimarranno inebriati. 

Un buon punto di inizio per mettersi a tavola! 

La freschezza dei gamberi e della mentuccia faranno poi il salto di qualità, sposandosi con il sapore di un legume ricercato e quindi adatto ad una giornata in compagnia.


 
Con questa ricetta partecipo al food contest "Dieta Mediterranea?si,grazie!" per la sezione "Piatti Unici"

http://www.aifb.it/contest/contest-dieta-mediterranea-si-grazie/

Contest Dieta Mediterranea? Sì grazie!



http://www.ballarini.it/

  http://www.aifb.it/wp-content/uploads/2016/06/image001.gif

Doppia pasta

lunedì 18 luglio 2016


Grazie nonna!

Lorena,la nonna materna che mi ha cresciuta ed accompagna.
Per raccontarvi chi sono parto da qui.

Mi chiamo Elena e vivo ad Empoli,città in provincia di Firenze.
Considero un privilegio aver avuto la possibilità di abitare con i nonni,aver ricevuto il loro Amore ed i loro insegnamenti.

E' proprio vero che i nonni ti insegnano la Vita.
 
Avere in casa con te i nonni significa goderli in ogni istante,maturare con loro,crescere quando i genitori hanno un lavoro da mantenere ed apprendere ogni sfumatura delle proprie radici.

La grande maestra in cucina è stata la mia bisnonna materna,nonna Rosina,che con cinque figli da sfamare e tanto sudore ha fatto della cucina il suo punto di forza. 

Ecco che si infarinava le mani e creava pane,focacce,"mimmoli" per i suoi bambini..

Ecco che metteva il pentolone sul fuoco del grande camino contadino e cuoceva la verdura che l'orto della campagna toscana offriva..
Ecco che faceva sempre trovare in tavola il necessario per vivere.
Così, dalle mani di nonna Rosina alle mani di nonna Lorena, la tradizione è arrivata fino alla mia mamma e poi a me.

Seguire fin da piccola nonna in cucina mi ha permesso non solo di capire il vero significato di tradizione ma di capire che la tradizione è Cultura. 

In questa raccolta di ricette spazierò dalle ricette che mi sono state tramandate a quelle di nuova generazione.
Spero di trasmettervi tutto l'Amore che è stato trasmesso a me.  

 


                                                                        



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