martedì 31 gennaio 2017

Risotto porri e pecorino sardo

Inverno,tempo di risotti.

Mai come in questo periodo dell'anno il nostro organismo ha bisogno del giusto apporto calorico nella dieta, per affrontare la dura sfida del freddo.

Il freddo impone all’organismo un dispendio energetico maggiore rispetto alle altre stagioni. Di conseguenza, è normale che il corpo richieda una dose “extra” di carburante: aumentano fame e appetito, perché aumentano le calorie da spendere.

Optare su un risotto è l'ideale per il nostro scopo. 

Indicato per il pranzo, piuttosto che per la cena, fornisce carboidrati ma soprattutto amido.

L'amido è uno degli zuccheri più importanti che derivano dal Ciclo di Calvin,che ogni vegetale fa per trasformare l'anidride carbonica prelevata dall'atmosfera in zuccheri.

Molti di noi pensano che le piante o in generale ogni organismo vegetale non sia necessario alla sopravvivenza umana.. in realtà sono proprio loro a garantirci la Vita; basta pensare all'ossigeno che ci forniscono o, appunto, agli zuccheri che producono e che ci alimentano.


 
Ingredienti (dosi per 4 persone)


  • 350 g riso bianco 
  • 4 porri
  • olio evo
  • pepe q.b.
  • sale q.b.
  • 100 g pecorino sardo 

 Procedimento 


Il procedimento è molto semplice.

Per prima cosa mettete una pentola d'acqua sul fuoco (circa 1 litro)e fatela bollire, ci servirà per cuocere il risotto. 

Tagliate i porri a rondelle e lavateli accuratamente due o tre volte.
 
In un tegame antiaderente o risottiera versate l'olio evo e disponetevi i porri dopo averli scolati; se rimane un po' d'acqua non preoccupatevi.. aiuterà a mantenere la giusta umidità e quindi a non far bruciare i porri durante la cottura.  

Il gusto del porro è molto simile a quello della cipolla,seppur più delicato. Per questo motivo io ho preferito non fare il soffritto,come spesso si usa per i risotti, ma far appassire il porro senza l'aggiunta di cipolla.

Lasciate che i porri appassiscano, se vedete che rimangono in secco aggiungete un mestolo d'acqua

Salate e pepate i porri q.b.

Una volta che i porri sono appassiti passate alla tostatura del riso. 

Versate il riso dentro il tegame con i porri ed iniziate,a fuoco vivace, a girare il riso con un mestolo (io utilizzo il mestolo di legno) fino a quando il vostro chicco sarà dorato. 

Per esperienza mi piace girare il riso fino ad arrivare al bordo della risottiera, così che il sapore rimanga uniforme in ogni punto.

Adesso prendiamo l'acqua messa a bollire precedentemente e con il ramaiolo ( o romaiolo in Toscana!) ne aggiungiamo poca alla volta continuando a mescolare.

Dopo 20 minuti di "olio di gomito" in risotto è pronto.

Durante la cottura aggiustate di sale e pepe. 

Infine,a fuoco spento, aggiungete il pecorino romano grattugiato ...l'ingrediente d'eccellenza che donerà al vostro risotto quella spinta in più.

Mantecate e servite caldo. 



 Il porro 

La tradizione dice che il porro proviene dalle zone del nord-Europa abitate dai celti. Oggi il maggior produttore è la Francia.

Possiamo trovarlo da Novembre a Febbraio sul mercato di quasi tutta Europa.

E' un ortaggio indicato per chi vuole togliere un po' di tossine in eccesso, in quanto è costituito per il 90% da acqua.

Di rilievo il contenuto di acido fosforico, che aiuta il sistema nervoso, silice che dona elasticità a pelle ed articolazioni e calcio.


La parte bianca del fusto contiene fibre molto delicate. Per questo è adatta a tutti coloro che hanno problemi intestinali, in quanto ne favorisce il traffico. 

Il porro è indicato per tutti coloro che soffrono di insonnia.La sua azione sedativa nei riguardi del sistema nervoso aiuta l'organismo a rilassarsi, combattendo appunto l'insonnia.