mercoledì 16 novembre 2016

Cioccoshow


 cioccoshow-2016 




Come poter resistere al cioccolato? Certamente impossibile per molti, quasi impossibile  per alcuni, possibile per pochi. Il cioccolato mette d’accordo la maggior parte della popolazione mondiale. Al latte, fondente, fondente-extra, bianco… tutti particolari ed inconfondibili. Oggi voglio parlarvi di un evento tra i più importanti in Italia, dove il protagonista è il cioccolato.


Il Cioccoshow


Il Cioccoshow è una manifestazione strettamente riservata agli artigiani del cioccolato,  professionisti che con le loro mani creano, grazie alla dote di un’arte tanto attraente quanto difficile. Sì, perchè plasmare il cioccolato richiede teoria e tanta esperienza oltre ad una vera, innata, dote naturale.

Dove?


Nata nel 2005, arriva quest’anno alla dodicesima edizione e la città che da sempre la ospita è Bologna, che nel suo centro storico ha un cuore dolce al sapore di cacao. Per le vie del centro storico adulti e bambini potranno ammirare il lavoro di veri maestri provenienti da tutta Italia, nonché avere la possibilità di partecipare a veri corsi di pasticceria tenuti dai più bravi maestri pasticcieri italiani e stranieri.

L’ingresso è gratuito, salvo alcuni corsi dove è prevista prenotazione ed il versamento di una somma che varia da corso a corso (vedi i dettagli sul sito). Nelle edizioni precedenti è stato registrato l’arrivo di 300.000 visitatori nelle cinque giornate di manifestazione. Quest’anno è prevista l’apertura degli stand anche di notte fino alle ore 24, con performance artistiche in ogni strada del centro storico.

Quando?

Dal 16 al 20 Novembre


Edizione 2015


L’edizione 2015 ha registrato la bellezza di 95 espositori con 490 chilogrammi di cioccolato degustato. Presente un Caffè letterario che ha ospitato 18 eventi. Come per le edizioni precedenti, viene data la possibilità di prenotarsi per numerose  visite guidate alla città, ricca di bellezze da molti inesplorate.

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(da www.cioccoshow.it)


Il programma
Per il programma dettagliato potete consultare il sito, ma voglio sottolinearvi qualche appuntamento da non perdere!


  • Mercoledì 16 Novembre
L’incontro, dalle 15 alle 16, con il maestro Eliseo Tonti. Maestro cioccolatiere svizzero conosciuto in tutto il mondo, nel 2000-2001 ottenne la nomina di pasticciere dell’anno dall’Accademia Maestri Pasticcieri Italiani.


  • Giovedì 17 Novembre

L’incontro con Mauro Morandin, con  tema  La tradizione italiana ai massimi livelli.
Morandin, specializzato in confetteria e canditi, ricevette il premio di Gambero Rosso per il suo panettone.
Consigliato questo incontro per tutti coloro che, in vista del prossimo Natale, vogliono cimentarsi nella realizzazione dei tipici dolci natalizi.

  • Venerdì 18 Novembre

L’incontro con Cristian Beduschi in Qualità e passione.
Beduschi è un altro nome stellato della pasticceria italiana, campione del mondo nel 1997 con la sua Torta Setteveli. Questa torta è preparata con sette veli di cioccolato, mousse al cioccolato fondente pura origine Madagascar, bavarese alle nocciole pralinate, morbido savoiardo al cioccolato e gianduia ai cereali. Non importa aggiungere altro.

Altro evento interessante è Castagne, caste e marroni. Si tratta di una visita-spettacolo in cui verrà raccontato il singolare legame tra Bologna e le castagne.



  • Sabato 19 Novembre
Dalle 12 alle 13  da evidenziare e tenere a mente la presentaziine del libro Le Fluffose scritto da Monica Zacchia e Valentina Cappiello,  due foodblogger che, come me, amano la cucina ma anche la convivialità.
  • Domenica 20 Novembre
L’ultimo giorno di manifestazione, dalle 10.30 alle 12, lo spettacolo L’Uovo di Colombo era di cioccolato racconterà il legame tra Bologna ed il cioccolato. Dalle 14 alle 15 altro incontro importante quello con Miriam Bonizzi, food blogger e cake designer che mostrerà come realizzare una mug-cake doppio cioccolato.

In generale…


Tanti i corsi previsti nelle “cinque giornate di Bologna”: corso di temperaggio, ganache, creme, praline ma anche degustazioni di vini. Per i bambini sono previsti i laboratori Cioccocinno, molto divertenti, dove i più piccoli avranno la possibilità di capire la magia della pasticceria. Crema pasticcera, lecca lecca colorati e sbarazzini, soggetti di cioccolato. Tutte attività che li avvicineranno e, perchè no, appassioneranno a questo mondo ed alla cucina in generale.


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(da Cioccoshow: Torta al cioccolato)


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(da Cioccoshow: tavolo da guinness – la tavoletta di cioccolata più lunga del mondo)

Tuffiamoci nel mondo del cioccolato approfondendo ogni sua forma. Io lo farò, e voi?

lunedì 7 novembre 2016

Castagnaccio

Serate autunnali, le prime pioggie, i primi soffi di vento freddo, i cappotti, le sciarpe, la voglia di riunirsi intorno al fuoco di un camino acceso.

Per molti forse sono frasi senza senso, a me risvegliano un'atmosfera magica forse legata alla mia vena romantica.

In Toscana, in ogni casa, in ogni cucina, tutto questo è sinonimo di Castagnaccio.
Dolce tipico della tradizione della mia regione tanto semplice quanto autentico di sapore. 
Come richiama il nome, la regina è la farina di castagne. Ma è con l'aggiunta di acqua e un pizzico di sale (e d'amore!) che si crea il re del fine pasto.



  
La Castagna 

Fino a pochi decenni fa la castagna rappresentava uno degli alimenti base della cucina delle popolazioni di montagna.
Prima dell'arrivo del benessere in Italia se ne faceva largo uso,ed è un fattore importante se si pensa che le persone non ne conoscevano le proprietà nutritive.

Evidentemente la castagna, quel frutto racchiuso dal suo riccio spinoso, si rendeva indispensabile proprio perchè sfamava

Oggi sappiamo che è ricca di carboidrati e questo spiega il senso di sazietà che forniva. Tuttavia è povera di grassi e contiene un 50% in peso di acqua, si può quindi introdurre nella dieta e mangiarne qualcuna in più.

Ricca di vitamine e sali minerali sappiamo che previene il rigonfiamento della prostata grazie allo zinco che contiene e rafforza il nostro sisema immunitario grazie al contenuto in vitamica C.  

I suoi sali minerali aiutano l'organismo a combattere la stanchezza e grazie alla presenza di zuccheri è adatta per tutti coloro che sono allergici al latte.

La castagna non contiene glutine ed è pertanto adatta per tutti coloro che soffrono di celiachia. 

La riccheza in fibre la rende utile per una buona funzionalità intestinale ma l'alto contenuto di amido richiede che venga cotta bene per essere digerita.

Non dovrebbero farne uso coloro che soffrono di: colite,aerofagia,diabete e obesità. 


 
Ingredienti

500g farina di castagne

650 acqua

pinoli q.b.

rosmarino q.b.

olio evo

sale (un pizzico)


Procedimento

Iniziate versando l'acqua dentro un pentolino e aggiungete la farina di castagne facendo attenzione  a versarla a poco a poco direttamente con le mani. In questo modo, setacciando la farina tra le vostre dita, eviterete grumi.
Il bello del castagnaccio è la quasi totale assenza di strumenti da lavoro.

Mano a mano che aggiungete la farina con una mano, con l'altra mescolate di continuo con un mestolo (io utilizzo quello di legno) fino a che tutta la farina sarà completamente amalgamata all'acqua.

Aggiungete un pizzico di sale e un giro di olio evo.

Disponete il composto in una teglia precedentemente oliata ed infine completate con pinoli e rosmarino. In alternativa potete scegliere di aggiungere l'uvetta.

L'ultima accortezza è di versare ancora qualche giro d'olio evo prima di infornare. Il castagnaccio è ghiotto di olio e lo assorbirà completamente. 

Infornate a 200° per 20 min per poi passare a 180° per 10 minuti ed infine a 150° per altri 10 min. Dovrà cucocere per un totale di 40-45 minuti. 

Vi accorgerete che è cotto quando si formerà la crosticina scura in superficie. E' curioso notare come il colore più scuro deriva dall'aggiunta di olio!
Provando a non aggiungere olio nell'impasto vedrete che il vostro castagnaccio rimarrà del colore della farina di castagne







 






domenica 9 ottobre 2016

Torta di carote, zenzero e mandarini

Quando in famiglia c'è qualcuno ghiotto di carote (coniglio  a parte!) ed arriva il giorno del compleanno, qual' è il miglior modo per renderlo felice? Preparare una torta a base di carote con qualche accorgimento per renderla particolare.



Quella che vi propongo è una sorta di carrot cake.. all'italiana!

La prima volta che ho mangiato la vera carrot cake mi trovavo nelle campagne vicino a Dublino, in una fattoria dove la vera specialità erano le torte fatte in casa. Ricordo il sapore del burro e la dolcezza delle carote. La totale assenza di glassa la differenziava dalla variante americana. Di un colore arancione vivace me ne innamorai e mai dimenticherò il suo aroma.

A differenza della classica torta di carote inglese o americana non ho utilizzato burro ma soltanto olio extra vergine d'oliva. In più ho ridotto drasticamente la quantità di zucchero e quindi l'apporto calorico nella dieta.

Nella mia ricetta, quindi, ho cercato di ricreare quei sapori.. pensando a come potesse trasformarsi in una versione tutta mediterranea.

Ingredienti

  •   4 carote
  • 200g farina 00
  • 100g olio evo
  • 50g nocciole
  •   1 cucchiaio di zucchero
  •   3 uova
  •   2 mandarini
  •   1 cucchiaino di zenzero
  •   1 bustina lievito per dolci
  •   zucchero a velo q.b.

 Procedimento

Per prima cosa lavate ed asciugate le carote. Pelatele poi con il classico pelaverdure. Fatele a piccole rondelle e tritatele con l'aiuto di un mixer.

Unite alle carote tritate l'olio EVO fino ad ottendere una crema liscia.

A parte, con l 'aiuto delle fruste elettriche, montate le uova ( prendete sia tuorlo che albume) con lo zucchero ed ottenete un composto gonfio e spumoso. A questo punto potete aggiungere le carote.

Grattugiate la buccia dei mandarini e spremetene il succo ed aggiungeteli al composto insieme alle nocciole precedentemente tritate.

Unite a poco a poco la farina setacciata, lo zenzero ed il lievito.

Oliate ed infarinate una teglia di 24 cm di diametro, versate il composto ed infornate in forno già caldo per 40 minuti a 180°.
 

A questi punti non mi resta che augurare.... BUON COMPLEANNO!!!!! 



Le carote 

I carotenoidi, pigmenti contenuti principalmente nelle carote, vengono assimilati meglio se le radici vengono cotte.
Sono questi pigmenti a dare il tipico colore arancione.
Situati nelle cellule ed appartenenti a questa classe sono i caroteni.
Il beta carotene è il più diffuso e viene assimilato meglio se le carote vengono tagliate a rondelle, cotte e condite con olio. 

Non tutti sanno che.. la carota è una pianta erbacea con fusto e foglie. La parte che mangiamo è la radice, la vera riserva di acqua, sali minerali e  zuccheri (tra cui il glucosio).Questo spiega la mia scelta di non apportare ulteriori zuccheri nella ricetta.

Le radici in generale hanno la funzione di "magazzino" delle sostanze di riserva e nel caso della carote e delle altre radici a fittone sappiamo che possono ingrossarsi per servire da magazzino delle sostanze nutritive.






 

Con questa ricetta partecipo al food contest "Dieta Mediterranea?si,grazie!" per la  sezione "Primi Piatti"
http://www.aifb.it/contest/contest-dieta-mediterranea-si-grazie/
 


http://www.aifb.it/wp-content/uploads/2016/06/Dieta-mediterranea_-si-grazie.png


http://www.ballarini.it/

http://www.aifb.it/wp-content/uploads/2016/06/image001.gif http://www.aifb.it/wp-content/uploads/2016/06/Doppia-pasta.jpg

giovedì 15 settembre 2016

Cous cous radicchio e mandorle

Cercavo un piatto fresco e veloce da realizzare. D'estate il cous cous è un ottimo piatto freddo, pratico anche da portare sulla spiaggia per il pranzo. 

Il cous cous è tipico del Nord Africa e della Sicilia occidentale e ne esistono numerose varianti. Il primo riferimento scritto risale al XIII secolo, in un  libro di cucina dell'Andalusia, e oggi è piatto base della cucina marocchina, algerina e tunisina. E' interessante notare che in arabo ha il vero e proprio significato di "cibo".


Ho deciso di abbinarlo al radicchio perchè è un ortaggio tipico del mese di Settembre ed in quanto tale è ricco di importanti proprietà.

Il radicchio 

Il radicchio elimina le tossine dal fegato, stimola infatti la bile e ci permette di digerire meglio e di assorbire meglio i nutrienti

E' proprio il suo gusto amarognolo che stimola la secrezione di succhi gastrici!  L'amarognolo è dovuto alla presenza dell'acido cicorico, sostanza che deriva dalla caffeina; Il radicchio è, infatti, una varietà di cicoria.

Ricco di antiossidanti previene dalle malattie dell'invecchiamento. Contiene calcio,ferro,potassio,fibre,vitamine ma soprattutto triptofano,un aminoacido che si può assimilare solo dal cibo e che contribuisce alla distensione del sistema nervoso.

Aiuta ad eliminare il colesterolo cattivo in eccesso e, agendo sul pancreas, riduce il livello di zuccheri nel sangue.

Consumato cotto (mi raccomando senza farlo cuocere troppo, altrimenti perde le sue proprietà  nutritive) previene dalla colite.

Prima di consumarlo  attenzione alla presenza di macchie scure sulle foglie!!!!Sono dovute alla presenza di nitriti, sostanze tossiche che si sviluppano quando appassisce.



Ingredienti (dosi per 2 persone)

  • 2 bicchieri di cous cous
  • 1 radicchio rosso
  • 1/2 cipolla rossa
  • 1 cucchiaio di mandorle
  • 1 cucchiaio di semi di girasole
  • prezzemolo
  • olio evo
  • sale
  • pepe

Procedimento

Fate bollire in un pentolino due bicchieri di acqua leggermente salata. Quando l'acqua sarà pronta versateci il cous cous,un filo di olio evo e chiudete per 5 minuti..giusto il tempo che il cous cous aumenti di volume.A questo punto il cous cous sarà pronto!

Tagliate la mezza cipolla e fatela saltare in padella con un cucchiaio di olio evo. Aggiungete il radicchio a pezzettini e cuocete per 3 minuti circa.Una volta che il radicchio sarà appassito aggiustate con un pizzico di pepe.

Versate poi il cous cous nella padella e fate insaporire.

Servite con le mandorle tostate (sprigionano un odore ed un sapore unici!!!!!), con i semi di girasole, con una spolverata di prezzemolo fresco ed infine un filo d'olio evo.

Il vostro cous cous è pronto! Conquisterete tutti!!! 

Nota: in alternativa al radicchio rosso potete usare il radicchio verde.Il sapore sarà leggermente diverso,più selvatico.
 








Con questa ricetta partecipo al food contest "Dieta Mediterranea?si,grazie!" per la  sezione "Primi Piatti"
http://www.aifb.it/contest/contest-dieta-mediterranea-si-grazie/


Contest Dieta Mediterranea? Sì grazie!

http://www.ballarini.it/

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 Doppia pasta