lunedì 7 novembre 2016

Castagnaccio

Serate autunnali, le prime pioggie, i primi soffi di vento freddo, i cappotti, le sciarpe, la voglia di riunirsi intorno al fuoco di un camino acceso.

Per molti forse sono frasi senza senso, a me risvegliano un'atmosfera magica forse legata alla mia vena romantica.

In Toscana, in ogni casa, in ogni cucina, tutto questo è sinonimo di Castagnaccio.
Dolce tipico della tradizione della mia regione tanto semplice quanto autentico di sapore. 
Come richiama il nome, la regina è la farina di castagne. Ma è con l'aggiunta di acqua e un pizzico di sale (e d'amore!) che si crea il re del fine pasto.



  
La Castagna 

Fino a pochi decenni fa la castagna rappresentava uno degli alimenti base della cucina delle popolazioni di montagna.
Prima dell'arrivo del benessere in Italia se ne faceva largo uso,ed è un fattore importante se si pensa che le persone non ne conoscevano le proprietà nutritive.

Evidentemente la castagna, quel frutto racchiuso dal suo riccio spinoso, si rendeva indispensabile proprio perchè sfamava

Oggi sappiamo che è ricca di carboidrati e questo spiega il senso di sazietà che forniva. Tuttavia è povera di grassi e contiene un 50% in peso di acqua, si può quindi introdurre nella dieta e mangiarne qualcuna in più.

Ricca di vitamine e sali minerali sappiamo che previene il rigonfiamento della prostata grazie allo zinco che contiene e rafforza il nostro sisema immunitario grazie al contenuto in vitamica C.  

I suoi sali minerali aiutano l'organismo a combattere la stanchezza e grazie alla presenza di zuccheri è adatta per tutti coloro che sono allergici al latte.

La castagna non contiene glutine ed è pertanto adatta per tutti coloro che soffrono di celiachia. 

La riccheza in fibre la rende utile per una buona funzionalità intestinale ma l'alto contenuto di amido richiede che venga cotta bene per essere digerita.

Non dovrebbero farne uso coloro che soffrono di: colite,aerofagia,diabete e obesità. 


 
Ingredienti

500g farina di castagne

650 acqua

pinoli q.b.

rosmarino q.b.

olio evo

sale (un pizzico)


Procedimento

Iniziate versando l'acqua dentro un pentolino e aggiungete la farina di castagne facendo attenzione  a versarla a poco a poco direttamente con le mani. In questo modo, setacciando la farina tra le vostre dita, eviterete grumi.
Il bello del castagnaccio è la quasi totale assenza di strumenti da lavoro.

Mano a mano che aggiungete la farina con una mano, con l'altra mescolate di continuo con un mestolo (io utilizzo quello di legno) fino a che tutta la farina sarà completamente amalgamata all'acqua.

Aggiungete un pizzico di sale e un giro di olio evo.

Disponete il composto in una teglia precedentemente oliata ed infine completate con pinoli e rosmarino. In alternativa potete scegliere di aggiungere l'uvetta.

L'ultima accortezza è di versare ancora qualche giro d'olio evo prima di infornare. Il castagnaccio è ghiotto di olio e lo assorbirà completamente. 

Infornate a 200° per 20 min per poi passare a 180° per 10 minuti ed infine a 150° per altri 10 min. Dovrà cucocere per un totale di 40-45 minuti. 

Vi accorgerete che è cotto quando si formerà la crosticina scura in superficie. E' curioso notare come il colore più scuro deriva dall'aggiunta di olio!
Provando a non aggiungere olio nell'impasto vedrete che il vostro castagnaccio rimarrà del colore della farina di castagne







 






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