A Carnevale ogni scherzo vale… ma non
quando si parla di cibo!
Questo è il periodo dell’anno in cui ogni identità può essere mascherata, ma guai a confondere un qualsiasi altro dolce con le autentiche frittelle di riso.
In ogni libro di cucina fiorentina possiamo trovare la ricetta delle frittelle di riso, con qualche variante.
È risaputo, infatti, che in Toscana le frittelle di riso vengono tradizionalmente preparate per la Festa del Papà. Un proverbio dice “San Giuseppe non si fa senza frittelle!”.
Questo è il periodo dell’anno in cui ogni identità può essere mascherata, ma guai a confondere un qualsiasi altro dolce con le autentiche frittelle di riso.
In ogni libro di cucina fiorentina possiamo trovare la ricetta delle frittelle di riso, con qualche variante.
È risaputo, infatti, che in Toscana le frittelle di riso vengono tradizionalmente preparate per la Festa del Papà. Un proverbio dice “San Giuseppe non si fa senza frittelle!”.
La loro forma così buffa e mai perfetta
ricorda la goffaggine di ogni personaggio del Carnevale, ricorda
l’odore dell’olio che bolle in pentola, ricorda che siamo vicini a
Primavera nonostante faccia ancora un po’ freddo.
Storia
Le frittelle di riso vantano una tradizione molto antica. Come possiamo leggere nel Libro de arte coquinaria di Maestro Martino de’ Rossi:
Fa’ cocere il riso molto bene ne lo lacte, et cavandolo fora per farne frittelle observerai l’ordine et modo scripto di sopra con mano ovvero in quale altra forma ti piace, mettendole a frigere in bono strutto o botiro, overo in bono olio, excepto che non gli hai a mettere né caso né altro lacte.
Questo libro, composto nella metà del 1400, è considerato uno dei massimi della letteratura gastronomica italiana e testimonia il passaggio dalla cucina medievale a quella rinascimentale.
Ingredienti
- 200 g riso Originario
- 1L latte
- 2 uova
- 100 g farina 00
- 50 g burro
- 2 cucchiai vinsanto
- 1 cucchiaino bicarbonato
- 1 limone
- 1 arancia
- 50 g zucchero
- sale
- olio di semi
Procedimento
La sera mettete a cuocere il riso, in modo tale che durante la notte i chicchi si ammorbidiscano
fino alla quasi completa sfaldatura. Facendo così le frittelle
sembreranno fatte più di farina di riso che di riso. Potete anche
saltare questo passaggio se, invece, preferite la maggior integrità del
chicco.
Fate bollire il latte con un pizzico di sale e unite il riso.
Unite il burro, lo zucchero e la scorza di limone e l’arancia. Noterete che il latte verrà assorbito completamente.
Togliete dal fuoco e lasciate che il riso si raffreddi. Il giorno seguente aggiungete i rossi delle uova, il bicarbonato, la farina e il vin santo. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e, un attimo prima di friggere, incorporate le chiare montate a neve.
Prendete ora un po’ del composto aiutandovi con un cucchiaino e friggete in molto olio caldo. Girate continuamente le frittelle in maniera tale che si dorino equamente da ambo le parti.
Servitele calde cosparse di abbondante zucchero semolato.
Unite il burro, lo zucchero e la scorza di limone e l’arancia. Noterete che il latte verrà assorbito completamente.
Togliete dal fuoco e lasciate che il riso si raffreddi. Il giorno seguente aggiungete i rossi delle uova, il bicarbonato, la farina e il vin santo. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e, un attimo prima di friggere, incorporate le chiare montate a neve.
Prendete ora un po’ del composto aiutandovi con un cucchiaino e friggete in molto olio caldo. Girate continuamente le frittelle in maniera tale che si dorino equamente da ambo le parti.
Servitele calde cosparse di abbondante zucchero semolato.
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